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L'idea di citta' contemporanea, nella realta' italiana, non puo' prescindere dall'idea di centro storico. Come un codice genetico reca nella sua catena la "memoria" di un essere vivente, cosi' l'organismo urbano si e' stratificato nel corso della storia portando con se la memoria di quel processo evolutivo fatto dall'interazione intima di cose e di persone. Il trascorrere dei secoli ha dato vita all'organismo "citta'" che altro non e' che un mirabile momento di dialogo tra forme e culture diverse succedutesi nel tempo. La memoria del luogo quindi diventa elemento importantissimo da conservare e tramandare in continuum; la memoria non ha punti di arrivo, quello che facciamo oggi sara' la memoria di domani. Intervenire secondo la logica della "architettura sostenibile" nell'ambito del centro storico puo' significare proporre una architettura "discreta", "non invasiva" (ma non senza forza espressiva), nel senso che non altera la struttura e la memoria del luogo su cui insiste ma, seguendo la logica dell'installazione, si limita ad incidere sulla "memoria RAM" del luogo stesso.
Non puo' esserci rinascita senza rinnovamento, infatti, la parola tradizione ha la stessa etimologia di tradimento, il che significa tramandare trasformando e possibilmente arricchendo in maniera contemporanea. Il rinnovamento passa attraverso la coerenza intellettuale di quella societa' che, diventando espressione autentica del proprio tempo, da' il suo contributo al processo continuo di formazione-
La nostra idea di citta' prende forma nella progettazione di un vuoto urbano nel centro storico millenario della citta' di Troia (FG), mediante:
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Piazza Santa Croce rappresenta urbanisticamente un punto notevole per la struttura del centro storico di Troia. , E' infatti, una delle poche piazze compiutamente delimitate da edifici sui quattro lati che la connotano spazialmente generando uno spazio chiuso e raccolto che invita allo "stare".
La centralita' della piazza, connotazione spaziale e formale intrinseca del luogo, ma anche centralita' rispetto alla forma urbana del centro storico di Troia, caratterizza questo spazio, una volta probabilmente sede di una chiesa detta di Santa Croce. Negli ultimi decenni la piazza e' stata utilizzata come sede del mercato ittico ed ortofrutticolo all'aperto, esplicitando in questo particolare modo, la sua vocazione di luogo d'incontro e relazioni sociali.
Il progetto si propone di dare nuova vitalita' ad un luogo da tempo ingombrato da banchi mercato e automezzi, facendogli acquistare la funzione di "piazza teatro", spazio ove tenere manifestazioni culturali, d'arte e spettacolo, ma anche semplicemente luogo per lo "stare" o per il contemplare le opere pittoriche (pannelli in ceramica di Vietri cm 100 X 150) di Leon Marino (foto sotto). L'opera tratta di una sequenza pittorica di "anime spirali" definite dall'artista " Le isole spinose della spiritualita' individuale" seguendo l'orientamento di una simbologia figurale laico -
Leon Marino, nato a Troia (Fg) in tempi duri per i troppo buoni.
Agli inizi degli anni sessanta, decide volontariamente e con molto ritardo, (dopo una breve pausa di riflessione durata un solo giorno) di conseguire la Maturita' Artistica e il Diploma all'Accademia di Belle Arti, per (poi) tuffarsi nel mondo dell'Arte e della Scuola. Si considera un artista "ironista" e ama definire l'insuccesso l'unico "merito" della sua vita.
Dice: "L'ironia e' un ingrediente magico, tentatore, stimolante per la sua azione d'impiego, somministrata a piccole dosi serve a correggere gli...apparati intestinali pigri"...
Dal 1974 e' presente a varie manifestazioni artistiche con mostre personali e collettive in Italia ed all'Estero.
Attualmente e' docente di Anatomia Artistica all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Ha pubblicato:
1983 Ecco il mio paese, paesani, edizioni Bastogi. Monografia satirica della sua opera pittorica.
1984 Riccioli di medusa, edizioni Bastogi. Una raccolta di brani quasi poetici.
1985 Cosi' e' stato, edizioni Bastogi. Primo ed ultimo romanzo autobiografico.
1987 A tempo di satira, edizioni Edi Coop. Parodia grafica per una ballata impertinente.
1988 Messaggerie del mare, catalogo progettuale per un'installazione.
1991 E come sempre venne l'angelo, edizioni Edi Coop. Racconto in percentuale, scritto al 50%, grafico al 30%, pittorico al 20%.
1992 Anatomorphosi, Schena Editore. L'Anatomia Artistica che cambia, con testo introduttivo di Claudio Cerritelli.
1996 Uffa! Claudio Frenzi Editore. Monografia con testi critici di Tommaso Trini e Massimo Bignardi.